Lapo Ferrarese
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“Destinazioni”. Recensione di Scintille di Libri (18.01.2022)

Destinazioni Lapo Ferrarese Phasar edizioni, 2020 pp. 160 Ecco un pomeriggio in uno stabilimento balneare di Lido di Camaiore: la sangria, la musica alta, l’allegria, il ping-pong e l’obbligo di essere felici. Perché non è rimasto tutto così semplice, come quando cioè bastavano gli amici a dichiarare che l’estate aveva inizio? Durante gli ultimi anni ’80, nel 1987, 1988, 1989 l’estate è sinonimo di viaggi alla scoperta dell’isola d’Elba, poi della più lontana Grecia, poi del viaggio in Interrail in Nord Europa fino a quell’ultima meta: la Gran Bretagna nel 1990. Ma è anche e soprattutto la scoperta delle amicizie, del mondo e della vita. L’iniziazione al diventare adulti che, anche in questo caso, non è graduale ma accade all’improvviso. Lo è sempre? Una narrazione in prima persona che accompagna il lettore in quel periodo così distante, un altro mondo, in cui se non trovavi un gettone per fare una telefonata, tutto il resto delle persone aspettava tue notizie. Proprio così, si aspettavano sempre notizie. Lontano dai cellulari in cui sei sempre collegato al mondo, ognuno in un proprio luogo da abitare e da vivere, e tutti insieme nel medesimo istante. Nel viaggio di ritorno dalla Gran Bretagna, un concatenarsi di casualità, ammesso che lo siano state, prepara il terreno per l’arrivo a casa, dove ad attenderli ci sono un ultimo saluto e un “per sempre”: forse, coincidono. In queste pagine, editore e autore corrispondono: Lapo Ferrarese della Phasar edizioni ama anche leggere e, soprattutto, scrivere. In questo breve romanzo lo scopriamo con una penna pulita, diretta, priva di rocambolesche descrizioni mirate a stravolgere continuamente la trama. E’ un viaggio a ritroso nel tempo, che ne rispetta le diversità e, soprattutto, fa tornare a galla in ognuno che quegli anni li abbia vissuti, fotografie, pensieri, sensazioni. Per chi è nato dopo, troverà ugualmente corrispondenza sui sorrisi e le screanzate decisioni di adolescenti che non hanno un soldo in tasca ma che sognano il mondo come se fossero ricchi possidenti. E lo sono: la giovinezza è un capitale inestimabile. di Scintille di Libri https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=pfbid02TqPYRBDM8fj8HxFzE49HnQop8qTsQiutjwq3RGTNqEvD1EcXdv axWAVYX5JP1m8Wl&id=100066316502141  
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